Nell’ambito della settimana internazionale di azioni per Georges Abdallah dal 12 al 19 giugno, molte iniziative si sono tenute in Francia e in tutto il mondo.
Marsiglia (Francia) · Giovedì 10 giugno: proiezione del documentario “Fedayin, la lotta di Georges Abdallah”
Napoli (Italia) · Giovedì 10 giugno: proiezione del documentario “Fedayin”
Port-de-Bouc (Francia) · Venerdì 11 giugno: proiezione del documentario “Fedayin”
Parigi (Francia) · Sabato 12 giugno: corteo in una manifestazione antifascista e serata di presentazione del libro e del film su Georges Abdallah
Tremblay-en-France (Francia) · Sabato 12 giugno: proiezione del documentario “Fedayin”
Annecy (Francia) · Sabato 12 giugno: azione di solidarietà in una manifestazione antifascista
Austin (Stati Uniti) · Domenica 13 giugno: azione di solidarietà
Gaza (Palestina) · Lunedì 14 giugno: manifestazione di solidarietà per Georges Abdallah e i prigionieri palestinesi
Vancouver (Canada) · Mercoledì 16 giugno: azione di solidarietà in una manifestazione per la Palestina
Ginevra (Svizzera) · Mercoledì 16 giugno: proiezione del documentario “Fedayin”
Bruxelles (Belgio) · Mercoledì 16 giugno: azione davanti all’ufficio AXA
Madrid (Stato spagnolo) · Giovedì 17 giugno: azione davanti all’ambasciata francese
Lannemezan (Francia) · Giovedì 17 giugno: delegazione nel carcere in cui è detenuto
Tolosa (Francia) · Venerdì 18 giugno: cartellini e manifesti di solidarietà
Aix-en-Provence (Francia) · Sabato 19 giugno: proiezione del documentario “Fedayin”
Tolosa (Francia) · Sabato 19 giugno: stand di solidarietà
Parigi (Francia) · Sabato 19 giugno: manifestazione per la liberazione di Georges Abdallah
Istres (Francia) · Sabato 19 giugno: solidarietà live-Facebook
Gaza (Palestina) · Sabato 19 giugno: manifestazione di solidarietà per Georges Abdallah
Charleroi (Belgio) · Sabato 19 giugno: azione di solidarietà
Manchester (Gran Bretagna) · Sabato 19 giugno: stand di solidarietà
Vic-en-Bigorre, regista (Francia) · Sabato 19 giugno: mostra di solidarietà
Tunisi (Tunisia) · Sabato 19 giugno: proiezione del documentario “Fedayin”
Montpellier ( Francia) · Sabato 19 giugno: stand solidale per la Palestina
Madrid (Stato spagnolo) · Sabato 19 giugno: video di solidarietà
Roma-Napoli-Torino-Milano-Bologna ( Italia) · Sabato 19 giugno: foto di solidarietà
Losanna (Svizzera) · Sabato 19 giugno: corteo per Georges Abdallah in una manifestazione per la Palestina
Dichiarazione di Georges Abdallah letta durante la manifestazione nazionale organizzata a Parigi il 19 giugno 2021 dalla Campagna Unitaria per la liberazione di Georges Abdallah
Cari/e Compagni/e, cari/e amici/amiche
Meno di un mese fa si è commemorata la Nakba in un clima molto particolare. I reazionari di ogni sorta allora hanno giurato solo con l’ “accordo del secolo” e strombazzato circa i cosiddetti benefici che ne deriverebbero alla pace regionale dalla normalizzazione dei rapporti fra entità sionista e i regimi reazionari arabi. Hanno ripetuto fino alla fine di quella giornata che la causa palestinese era finita. 28 anni dopo gli accordi di Oslo, l’entità sionista ha finito per credere d’aver seppellito realmente il popolo palestinese per sempre. I dirigenti sionisti hanno sempre ritenuto che con il tempo “i vecchi moriranno e i giovani dimenticheranno”…Quindi questi dirigenti hanno commesso l’errore di pensare di poter approfittare della confusione generale e farla finita una volta per tutte con Al Quds, smantellando i suoi grandi agglomerati palestinesi e cacciando le famiglie dalle loro case in Cheikh Jarrah, Silwan e Khan Al Ahmar per esseresostituite da coloni ebrei suprematisti.
73 anni dopo la Nakba, attaccare ancora Al Quds non poteva che generare un’esplosione generale. Le masse palestinesi hanno solo a che fare con la confusione e l’indeterminatezza dei loro dirigenti in una situazione simile. Quindi da Cheikh Jarrah a ogni città e località della Cisgiordnia e dei territori del ’48, i palestinesi e le palestinesi, di ogni età, si sono scoperti un popolo in piena mobilitazione. La Palestina, Terra e Popolo, è unificata più che mai. Le scosse provenienti da questo vulcano sono lungi dall’essere circoscrittte alla sola Palestina; le masse palestinesi dei campi profughi nei Paesi arabi limitrofi sono all’unisono con le masse arabe in solidarietà con la Palestina, incarnazione di ogni dignità e speranza. Le scosse di questo vulcano popolare polverizzano non solo l’ “accordo del secolo”, ma anche e soprattutto gli accordi di Oslo. E’ solo per contenere questa Intifada popolare e cercare d’impedire le sue ripercussioni regionali che le potenze imperialiste e i reazionari si sono affrettati, dopo 11 giorni di criminali bombardamenti, a istituire un cessate il fuoco…
Naturalmente questa Intifada popolare è di genere particolare e non si fermerà. Ha il compito di far muovere le linee e a non consentire alla direzione di Oslo di riproporsi come se non sia successo niente. Dobbiamo constatare, Compagni, che dal cessate il fuoco non passa giorno in Cisgiordania senza che ci siano altri martiri giovani o meno giovani… Basta guardare alla situazione di Beita, questa località a sud di Nablus, o a Jenin nel nord, senza parlare di quanto succede in termini di provocazioni e repressioni a Al Quds e nei territori del ’48 e le irruzioni ogni tanto a Gaza…
Compagni/e ed amici/e, la Resistenza di ogni forma paga sempre… Solo la Resistenza ricolloca la causa palestinese al suo posto, in primo piano sulla scena regionale e mondiale. I militanti del Fatah e i militanti di ogni organizzazione in Cisgiordania hanno scandito i nomi dei Resistenti a Gaza e si sono impegnati più che mai a difendere l’Intifada popolare in corso e a smetterla con ogni forma di bastardaggine disfattista e a sbarazzarsi dell’occupante una volta per tutte. Certo è stata la Resistenza a permettere alle masse popolari palestinesi di trasformare la 73^ commemorazione della Nakba in una Nakba per l’entità sionista. Malgrado il costo enorme in termini di sangue e distruzioni, la gioia della vittoria finale, come ha affermato un comandante delle brigate, Abou Ali Mustapha, sarà ancor maggiore…
Compagni e amici/e, da dietro gli ignobili muri Ahmad Sa’adat e le migliaia di compagni rinchiusi nelle carceri sioniste, vi inviano i loro saluti rivoluzionari e attirano la vostra attenzione su quanto avviene nei territori del ’48 e certamente possono contare più che mai su di voi per non prescindere o sottostimare la portata delle spedizioni punitive organizzate da gruppi fascisti e suprematisti a Ramleh, Lydda, Haifa e Oum Al Fahm, apertamente sostenute dalla polizia israeliana.
Detto questo, Compagni, le masse popolari palestinesi coinvolte in questa Intifada popolare possono contare e devono poter contare sulla vostra mobilitazione contro ogni infame propaganda della borghesia imperialista soprattutto nel vostro Paese…Le condizioni detentive nelle prigioni sioniste non cessano di peggiorare di giorno in giorno. E come vi è noto, Compagni, per affrontarle la solidarietà internazionale si dimostra un’arma indispensabile. Naturalmente le masse popolari palestinesi e le loro avanguardie rivoluzionarie possono sempre contare sulla vostra mobilitazione e la vostra solidarietà attiva
Che mille iniziative solidali fioriscano a favore della Palestina e della sua promettente Resistenza!
Che mille iniziative solidali fioriscano a favore delle giovani e dei giovani palestinesi
La solidarietà, ogni solidarietà a chi resiste nelle carceri sioniste e in tutte le celle d’isolamento altrove nel mondo!
La solidarietà, ogni solidarietà ai giovani proletari dei quartieri popolari!
Onore ai Martiri e alle masse popolari in lotta!
Abbasso l’imperialismo e i sui cani da guardia sionisti e altri reazionari arabi!
Il capitalismo è solo barbarie, onore a tutti quelli e quelle che gli si oppongono nella diversità delle loro espressioni!
Insieme Compagni e solo insieme vinceremo!
La Palestina vivrà e certamente vincerà!
A tutti voi, Compagni e Amici/e, i miei saluti rivoluzionari
Il vostro Compagno Georges Abdallah
19 giugno 2021