Lotte in Turchia

Da: secoursrouge.org

3 marzo 2023
Il 1° marzo ad Atene si è svolta una nuova udienza del processo contro gli 11 rivoluzionari turchi in Grecia. Durante l’udienza precedente, tutti i rivoluzionari tranne uno (Sinan Oktay Özen) sono stati rilasciati. Nel corso di questa udienza, il PM ha riconosciuto l’illegittimità, per insufficienza di prove, delle decisioni del precedente tribunale che ha seguito le leggi antiterrorismo e le condanne pronunciate (per un totale di 333 anni di reclusione). Il PM ha chiesto l’assoluzione di 10 rivoluzionari da tutte le accuse e condanne. Il pubblico ministero ha chiesto che Sinan Oktay Özen, tuttora detenuto, sia assolto dall’accusa di appartenenza a un’organizzazione terroristica e traffico di armi e che gli sia inflitta una pena lieve solo per possesso di un’arma.
^^^^^^
Dal sito: political-prisoners.net (Netzwerk)
5 marzo 2022 Organizzazioni socialiste di Ucraina, Russia, Turchia/Kurdistan: “Decisi a combattere insieme contro l’aggressione imperialista!”

Organizzazioni di Turchia/Kurdistan hanno rilasciato una dichiarazione congiunta a favore della lotta collettiva di/delle lavoratori/trici nella regione del Mar Nero. Bisogna opporsi sia all’imperialismo russo che a quello occidentale. La lotta antifascista e antimperialista dei popoli ” aprirebbe la strada a rivoluzioni democratiche e socialiste e allo sviluppo rivoluzionario regionale nella regione del Mar Nero”. All’inizio di marzo, il “Coordinamento internazionale dei partiti e delle organizzazioni rivoluzionarie” (ICOR) ha rilasciato una dichiarazione di organizzazioni in Ucraina, Russia e Turchia/Kurdistan, firmata dalle seguenti strutture:

“Koordinatsionny Soviet Rabochevo Dvizheniya” (KSRD), Consiglio di Coordinamento del Movimento Operaio – Ucraina

Marxistko-Leninskaya Platforma” (MLP), Piattaforma Marxista-Leninista – Russia

“Marksist Leninist Komünist Parti Türkiye/Kurdistan” (MLKP), Partito Marxista-Leninista – Turchia/Kurdistan

Türkiye Komünist Partisi/Marksist-Leninist” (TKP/ML), Partito Comunista Turco/Marxista-Leninista.

Con il comunicato le organizzazioni osservano che le tensioni nella regione del Mar Nero sarebbero da ricondurre “all’intensificarsi delle contraddizioni tra i Paesi imperialisti e loro blocchi”.

Lotta tra gli imperialisti

L’imperialismo russo ha quindi distrutto “la vita di milioni di persone” attraverso le sue guerre in Georgia (2008), le sue occupazioni in Crimea e parte del Donbass e ora l’Ucraina. Soprattutto in Crimea “il popolo tataro di Crimea sarebbe stato gravemente oppresso a causa dei suoi tentativi di resistenza non violenta organizzata”.

D’altra parte, anche gli “imperialisti dell’UE e degli USA” avrebbero cercato di aumentare la loro influenza nella regione. Oggi Bulgaria, Romania, Moldova e Ucraina sarebbero “dipendenti dall’imperialismo occidentale”. In Georgia e in Armenia, gli imperialisti occidentali avrebbero continuato a battersi contro la Russia per influire.

Ciò avrebbe già comportato un generale deterioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e un “aumento della parte di anticomunismo nella politica interna di questi Paesi”. Infatti in Ucraina, ad esempio, il simbolo comunista della falce e del martello è stato bandito nel 2015.

Inoltre, sarebbe successo che il “regime fascista di Erdogan” da agente degli interessi occidentali si sarebbe trasformato in “attore indipendente rappresentante attivamente i suoi interessi coloniali nell’arena internazionale”. Ciò sarebbe provato dalla partecipazione nascosta alla guerra in Nagorno-Karabakh, dalle sue attività in Afghanistan e Libia, dall’occupazione di parti della Siria e del Rojava, nonché dalla sua lunga guerra contro la popolazione nel Kurdistan settentrionale.

Contro ogni imperialismo e per l’alternativa socialista

Le sottoscritte organizzazioni hanno dichiarato di rifiutare “ogni imperialismo”, “perché ogni imperialismo porta sfortuna e morte!”. Al contrario, sarebbe particolarmente importante nella situazione attuale “trasmettere alla classe operaia e a tutti i popoli della regione la possibilità e la necessità di un’alternativa sociale socialista e della rivoluzione”. Questo sarebbe l’unico modo per prevenire guerre di conquista e superare lo sfruttamento delle classi – e non “sostituendo alcuni capitalisti al potere con altri della stessa specie”.

Invece, una lotta antifascista e antimperialista dei vari popoli dovrebbe “aprire la strada a rivoluzioni democratiche e socialiste e allo sviluppo rivoluzionario regionale nella regione del Mar Nero”.

Per questo, le varie organizzazioni direttamente legate alla regione del Mar Nero sarebbero determinate a combattere insieme contro l’aggressione imperialista e per il socialismo.

^^^^^^

Da: demvolkedienen.org

Fonte: Yeni Demokrasi

Dicembre 2020

Militanti di TKP/ML sparano contro l’ufficio AKP a Istanbul Pendik

Militanti TKP/ML sparano contro l’ufficio AKP a Istanbul Pendik

In base a un messaggio pervenutoci via e-mail, il 7 dicembre, l’ufficio AKP di Pendik-Kurtköy è stato preso di mira con armi da fuoco da militanti di TKP/ML (Partito comunista di Turchia marxista-leninista, n.d.t.). Nella dichiarazione resa si afferma che l’azione è stata dedicata ai guerriglieri TİKKO martirizzati in Dersim. Viene pure detto che l’edificio con uffici di AKP Kurtköy è stato trasferito il giorno dopo l’azione, aggiungendo:

I compagni Nubar, Asmin, Rosa, Deniz, Muharrem, Özgür sono parte del nostro giuramento per la lotta, sono la nostra coscienza per vendicarli. Continueremo a costruire questa lotta a costo della vita, a partire dalla nostra leadership fino ai nostri combattenti, in ogni campo. I nostri martiri sono la garanzia della nostra vittoria, i nomi cui riferirsi per perseverare nella guerra popolare verso la rivoluzione popolare democratica. Oggi come ieri abbiamo chiamato AKP a rendere conto dei nostri martiri e lo faremo!”.

^^^^^^

da: Dem Volke dienen

http://www.yenidemokrasi10.net/ovacikta-patlayan-partizan-ofkelerinin-bilancosu-1-rutbeli-asker-oldu-11-asker-yaralandi.html

http://www.yenidemokrasi10.net/the-balance-sheet-of-partisan-rage-that-explodes-in-ovacik-dersim-1-military-officer-died-11-soldiers-wounded.html

7 dicembre 2020

Azione TIKKO

La rabbia dei partigiani è esplosa in Ovacik:

Risultato dell’azione TIKKO in Ovacik; un soldato di alto rango morto, altri 11 feriti.

Il 27 novembre, il governatorato di Tunceli ha annunciato che 4 soldati dello Stato turco sono stati feriti durante operazioni militari a Dersim Ovacik tra le aree di Büyükköy, Hülükkusagi e Bilgec. Secondo informazioni da fonti regionali, abbiamo potuto apprendere che la perdita dell’esercito turco è molto superiore.

Dal 1° al 4 settembre e dal 6 al 9 ottobre, l’esercito turco ha effettuato operazioni militari nelle aree di Büyükköy e Hacibirim, in cui 4 guerriglieri del TKP / ML TIKKO (Partito comunista di Turchia, marxista-leninista, n.d.t.) sono diventati martiri. Il 27 novembre l’esercito turco ha lanciato un’altra operazione in quest’area, nel corso della quale le mine piazzate dai guerriglieri TKP / ML TIKKO sono esplose come “ira dei partigiani”.

La prima mina è esplosa nella zona di Bilgec, dove erano di stanza i soldati. Poco tempo dopo nella zona di Hülükkusagi è esplosa la seconda mina. In seguito a ciò sono giunti e atterrati 4 elicotteri Skorsky, 2 a Bilgec e 2 nel villaggio di Hülükkusagi per salvare i soldati feriti. I soldati gravemente feriti sono stati elitrasportati per le cure a Elâzığ. Inoltre, 6 veicoli di soccorso hanno portato soldati morti e quelli gravemente feriti a Hülükkusagi.

Il governatorato di Tunceli ha rilasciato una dichiarazione dopo le esplosioni, affermando che 4 soldati avrebbero riportato “ferite lievi”. Con questa pubblicazione d’informazioni l’ufficio del governatore ha tentato ancora di nascondere o insabbiare la realtà. Fonti regionali hanno riferito della morte di un soldato anziano nell’esplosione e di 11 soldati feriti, 4 dei quali lo sono gravemente e in pericolo di morte.

fonte in turco: giornale New Democracy

^^^^^^
Dal sito: political-prisoners.net (Netzwerk)
Tratto da: https://www.facebook.com/NewSolutionMag

22 novembre 2020

Ulteriori minacce di repressione contro il DHKP-C in Europa

Ankara ha chiesto a UE d’impedire che il DHKP-C, marxista-leninista (Fronte del Partito rivoluzionario di liberazione popolare, n.d.t.) possa utilizzare il suolo europeo come base logistica per la propaganda e le campagne di raccolta fondi.

Quindi, Ankara replica ai dati Europol, che il DHKP-C ha rimesso all’ordine del giorno. Il portavoce del ministero degli Esteri, Hami Aksoy, ha citato il rapporto UE pubblicato il 23 giugno, che presume che DHKP-C utilizzi l’Europa come base logistica. “In tale occasione chiediamo a UE d’intraprendere un’azione decisiva contro l’organizzazione terroristica e di lavorare con noi”, ha detto Aksoy.

Operando il DHKP-C esclusivamente in Turchia politicamente e militarmente, finora non ha svolto una singola azione sul suolo di USA e UE, ma il DHKP-C è diretto come organizzazione terroristica, nonostante l’annunciata rinuncia alla violenza negli USA e in UE.

^^^^^^

29 ottobre 2019 Group Yorum è un’organizzazione di artisti popolari in Turchia. I loro canti rivoluzionari e i concerti impegnati hanno provocato la repressione del regime fascista di Erdoğan. Da 160 giorni i/le componenti del gruppo, detenuti, sono in sciopero della fame. Oggi versano in condizioni critiche, come dimostra il peso di una di loro, Bahar Kürt, scesa a 42 kg. I membri del gruppo chiedono: la fine delle incursioni della polizia contro il Centro culturale İdil, costantemente perquisito nel tentativo d’intimidire le masse nel luogo in cui agisce il gruppo Yorum la cancellazione dei membri di gruppo Yorum dall’elenco dei ricercati dal Ministero il ritiro del divieto di concerti di gruppo Yorum, vietati da quasi 3 anni il proscioglimento dalle accuse per i membri di gruppo Yorum il rilascio di tutti i membri di gruppo Yorum.

da: Secoursrouge.org

16 settembre 2018

Venerdì 14 settembre, è iniziato uno sciopero al cantiere del nuovo aeroporto d’Istanbul che dovrebbe essere inaugurato a fine ottobre prossimo. I lavoratori protestano da mesi per le pessime condizioni di lavoro. Lo sciopero di questa settimana è scoppiato in seguito all’incidente occorso a due lavoratori caduti dal tetto dell’edificio e alla collisione fra due bus-navetta per il trasporto di lavoratori del cantiere dell’aeroporto, che ha provocato 17 feriti.

Inoltre, con la caduta del valore della lira turca, molti subappaltatori che lavoravano al progetto avrebbero dichiarato fallimento e di conseguenza abbandonato il progetto senza pagare i salari ai propri lavoratori. Complessivamente, oltre 30.000 lavoratori sono impiegati per questo progetto. In febbraio il ministro turco del Lavoro aveva affermato che 27 lavoratori sarebbero morti nel cantiere dell’aeroporto da quando è stato lanciato il progetto, nel 2015. Secondo i sindacati sarebbero oltre 400 i lavoratori che hanno perso la vita per incidenti sul lavoro o per problemi di salute provocati dalle condizioni lavorative.

La manifestazione ha riunito parecchie migliaia di lavoratori disperse dalla polizia e dalla gendarmeria con lancio di gas lacrimogeni. Più di 600 dimostranti sono stati arrestati e trattenuti sul posto dalla polizia. Una ventina di lavoratori è stata arrestata sabato 15 settembre, mentre si raggruppava a sostegno dei suoi compagni arrestati. Ora solo un quarto dei manifestanti arrestati è stato rimesso in libertà.

da: Secoursrouge.org

7 luglio2018

Comunicato del Fronte del Lavoro e della Libertà-Iniziativa Europea

Dogan Albayrak (1957-2018)

Dogan è stato parte della lotta rivoluzionaria dagli anni 1970. Più specificamente era un leader di primo piano nella regione d’origine (Tozkoparan). Altruista e umanista è riuscito a creare un collegamento con tutte le fasce sociali. Da liceale ha conosciuto le idee dell’opposizione rivoluzionaria prima di impegnarsi immediatamente. Ha quindi assunto un ruolo attivo nella costruzione dell’associazione dei liceali rivoluzionari IDOD. Dopo il golpe del 12 settembre è stato giudicato e imprigionato a seguito di un processo contro MLSPB (Lega marxista-leninista di propaganda armata). È stato detenuto nel carcere militare di Metris prima di numerosi trasferimenti. Ha preso onorevolmente il suo posto nella resistenza delle prigioni. Libero, è divenuto direttore di un club sportivo e si è incaricato dell’educazione sportiva di centinaia di bambini. La madre e la famiglia si sono pure impegnate  attivamente nella lotta socialista. All’annuncio della sua morte i membri di MLSPB, le popolazioni della regione e altri compagni rivoluzionari si sono riuniti attorno alla sua salma per salutarlo.

Dogan Albayrak

Noi rivoluzionari ringraziamo il nostro compagno Dogan per la vita ricca di aspetti positivi e onore dedicata alla lotta per il socialismo.

4 luglio 2018

Hiyem Yolcu, a nome dei prigionieri del TKP/ML, ha annunciato che faranno in varie carceri della Turchia tre giorni di sciopero della fame, dal 4 al 6 luglio, a sostegno della liberazione di Turgut Kaya.

12 febbraio 2018

da: Secoursrouge.org

Le autorità turche continuano il loro accanimento contro Bahar Kimyongur.

Dopo le azioni penali, le detenzioni e i processi nell’ambito del caso DHKP-C, Bahar era stato colpito da un mandato di arresto internazionale emesso dalla Turchia nel 2006.

Il 22 agosto 2014, Interpol aveva ufficialmente ritirato l’ “avviso rosso”  verso il cittadino belga.

Da questo fine settimana è stato inserito nell’elenco dei “terroristi più ricercati” dalla Turchia.

Questo elenco comprende i nomi di circa 900 persone appartenenti ai movimenti kurdi, di sinistra e a ISIS.

Una somma d’un milione di lire turche (214.000 euro) è promesso per la sua cattura o per ogni informazione.

Repressione contro il DHKP-C in Europa-febbraio 2017 Gli occupanti perderanno, Rojava vivrà nella libertà -MLKP- settembre 2016 Libertà per Bilen Ceyran – settembre 2016 – Non dimenticare Ivana Hoffmann Dichiarazione MLKP sul tentativo di golpe in Turchia – luglio 2016 – Cosa vuole la Germania dalla Turchia -Dichiarazione del MLKP- maggio 2016 Un simbolo dell’Internazionalismo. Breve biografia di Barbara Kistler – aprile 2016 – Membri di Grup Yorum rapiti con macchina civile nel quartiere Gazi e poi portati al presidio di polizia – febbraio 2016 – Ciò che lo Stato turco pratica nei quartieri di sinistra di Istanbul si descrive con una sola parola. Terrore – febbraio 2016 – Turchia. Appello alla resistenza da donne detenute – febbraio 2016 – Turchia. Anniversario della morte delle martiri di Dersim nel 2011 – febbraio 2016 – A Istanbul militanti TIKKO bruciano un locale di supporto ai jihadisti in Siria – gennaio 2016 – Prosegue l’alleanza AKP-DAESH. Terrore e arresti contro i socialisti. Comunicato del MLKP – dicembre 2014 – Dichiarazione del Consiglio delle Donne Socialiste (SKM) sull’assassinio delle compagne Yelin Erbay e Sirin Oter (tratto da Jinha News) – dicembre 2015 – Comunicato MLSPB – Fronte rivoluzionario sul massacro di Suruc – 21 luglio 2015 – Difendere la libertà di stampa. La Germania proibisce la pubblicazione del periodico pubblicato settimanalmente Yuruyus – Piattaforma internazionale contro l’isolamento, 6 luglio 2015 – L’operazione condotta dallo Stato tedesco contro i nostri attivisti del Partito il 15 aprile 2015 è stata politica e politica sarà pure la nostra risposta – Comitato Centrale TKP-ML, giugno 2015 – Turchia. Un militare, assassino di dirigenti rivoluzionari, giustiziato ad Istanbul -giugno 2015- Solidarietà con il compagno Bahar Kimyongur -dicembre 2013-

Lascia un commento