A seguito di una battitura di protesta avvenuta nel carcere de L’Aquila circa tre anni fa, la militante delle BR-PCC Nadia Lioce è stata accusata di “disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone” e di “oltraggio a pubblico ufficiale” per aver insultato uno sbirro della Penitenziaria.
Venerdì 24 novembre, sempre a L’Aquila, è ripreso il processo contro la compagna (iniziato nell’estate di quest’anno) la quale, arrestata nel 2003 e detenuta dal 2005 in regime di 41-bis, ha partecipato all’udienza tramite videoconferenza.
In occasione di quest’udienza è stata indetta una mobilitazione nazionale allo scopo di ribadire solidarietà militante intorno alla rivoluzionaria prigioniera e opposizione altrettanto militante al carcere e al 41-bis.
A questa giornata di lotta abbiamo partecipato come Soccorso Rosso Internazionale.
Circa settanta compagn*, provenienti da Ivrea, Biella, Genova, La Spezia, Milano, Bologna, Firenze, Roma, L’Aquila, Napoli, Taranto, sono confluiti davanti al tribunale de L’Aquila.
Nel corso del presidio un consistente numero di compagn* è entrato nell’aula in cui si stava svolgendo il processo, srotolando uno striscione e intonando slogan: una presenza insopportabile per la Corte e i PM, i quali hanno ordinato perciò lo sgombero immediato dell’aula per mano di sbirri e carabinieri.
Nel frattempo, all’esterno del tribunale i compagni e le compagne rimast* hanno mantenuto il presidio e affisso striscioni in solidarietà a Nadia e contro il carcere e il 41-bis, in presenza di un ingente schieramento di sbirraglia varia.
Infine, grazie a RadiAzione, siamo riusciti a diffondere nel corso della mattinata stessa un resoconto dell’iniziativa e diversi aggiornamenti.
L’Aquila, presidio di solidarietà al tribunale per Nadia contro il 41bis
Conclusasi l’udienza, nel corso della quale la compagna ha depositato agli atti un documento-dichiarazione, il presidio si è sciolto.
A quel punto ci si è diretti al carcere in cui la compagna è detenuta per ricostituire lì un secondo presidio e dovendo, anche in questo caso, far fronte a un consistente schieramento di polizia.
Davanti al carcere, attraverso degli altoparlanti, alcun* compagn* hanno avuto modo di portare degli interventi. Come SRI abbiamo quindi colto l’occasione per esprimere solidarietà nei confronti della compagna in termini di classe, militanti, rivoluzionari e internazionalisti.
In contemporanea all’iniziativa de L’Aquila, si è svolto davanti al tribunale di Torino un ulteriore presidio in solidarietà alla compagna sotto processo e contro il carcere e il 41-bis e al quale come SRI abbiamo partecipato.
La prossima udienza è stata fissata, sempre al tribunale de L’Aquila, il 4 maggio 2018.