20 marzo 2021
Dichiarazione di solidarietà del Soccorso Rosso Internazionale
La resistenza opposta da Dimitris Koufontinas e la polarizzazione da essa esasperata mostra che la resistenza dei rivoluzionari prigionieri rappresenta in Grecia una posta in gioco cruciale. In questi giorni sono in corso i due processi in appello dei membri appartenenti all’organizzazione “Lotta Rivoluzionaria”. In entrambi i casi, l’imputato principale è la compagna Pola Roupa. Il primo riguarda gli attentati compiuti il 10 aprile 2014 contro la filiale della BCE, la Banca di Grecia e l’ufficio dell’FMI, per i quali è stata condannata alla pena dell’ergastolo. Il secondo è in relazione principalmente al dirottamento di un elicottero il 21 febbraio 2016, inteso a liberare il compagno Nikos Maziotis e altri detenuti.
Pola è sottoposta a continui trasferimenti dalla prigione di Thiva, dove è detenuta, al carcere di Korydallos dove si svolgono le udienze. Ogni trasferimento comporta la messa in quarantena di 15 giorni per “covid”: è un mezzo per impedire l’interazione con le altre prigioniere. Questi trasferimenti sono pericolosi: a novembre la vita di Pola è stata messa a repentaglio quando il suo furgone è entrato in collisione con una macchina della polizia di scorta. Si tratta di rappresaglie compiute dallo Stato in risposta ai tentativi fatti dalla compagna per organizzare proteste di detenute nella prigione di Korydallos nel marzo 2020, affinché fossero adottate misure per proteggerle dalla pandemia.
Il Soccorso Rosso Internazionale augura una pronta guarigione a Dimitris Koufontinas ed esprime la sua piena solidarietà alla resistenza dei rivoluzionari prigionieri in Grecia.
Soccorso Rosso Internazionale