Aggiornamenti Internazionali (3 – 5 settembre 2020)

Come Collettivo contro la repressione per un Soccorso Rosso Internazionale (CCRSRI) abbiamo deciso di tradurre e diffondere una serie di notizie internazionali, diffuse dal sito www.secoursrouge.org e altri siti, riguardanti la lotta di classe nelle sue varie forme, la resistenza dei rivoluzionari prigionieri, la repressione e la risposta militante contro di essa, con una particolare attenzione ai fatti che coinvolgono il movimento comunista nei Paesi dove è maggiormente presente e attivo (India, Perù, Turchia…), al fine di contribuire a promuovere una conoscenza su queste tematiche e per favorire la solidarietà di classe che ci vede impegnati a organizzarla e rilanciarla a livello internazionale, vista necessariamente anche come arma per rafforzare il filo rosso che ci guida nella prospettiva rivoluzionaria per abbattere il capitalismo.

Guerra popolare e controrivoluzione

da: respark.nu.en

India

PCI (maoista): Complotto di propaganda di New Delhi

comunicato stampa

3 settembre 2020

Complotto di propaganda di Nuova Delhi

Condanniamo la brutale menzogna del governo di Modi nella narrazione della “resa di Ganapathy”. Questo complotto di propaganda è stato pianificato sotto la guida di Modi, Amit Shaw, appoggiato da Ajith Doval e Vijay Kumar i responsabili della brutale macchina di sicurezza indiana, nonché da Telangana SIB (Banca dell’India meridionale in Telangana, n.d.t.) e l’agenzia di intelligence del Chhattisgarh.

Tutta l’economia indiana è nella morsa di una grave recessione economica, sotto la direzione del fascista Modi & gang. La grave difficoltà attraversata dall’economia è cresciuta con la pandemia da Covid-19. Il mare di protesta popolare aumenta di giorno in giorno contro il governo di Modi. La strategia del ministero degli Interni tesa a creare la Nuova India, mettendo fine al Partito Maoista entro il 2022, è completamente fallita. Il governo Modi non è riuscito ad affrontare la questione delle nazionalità, come il Kashmir e il Naga, tranne dispiegare l’esercito. Il governo di Modi ha incarcerato molti in nome dei maoisti urbani, con opinioni deferenti e impegno sociale. Vara Vara Rao, Saibaba, Anand Teltumbde, Sudha bardwaj, Shoma sen, Vernen Gonjalves, Arun Ferara, Rona Wilson, Surendar Gadling, Goutham Navalakka, Sudeer Dawle,Mahesh Raotu in quanto attivisti sociali e prominenti sono stati imprigionati, in base a casi inventati senza processo. Con questa legge fascista e brutale, il governo Modi ha affrontato l’ira del popolo a livello nazionale e internazionale. Le folli bande guerrafondaie di Modi … hanno fallito del tutto nel trattare con i Paesi vicini. Il governo Modi ha fallito completamente nel risolvere la recente lite sulla valle Galvan con la Cina, che ha diffamato il governo in patria e all’estero. Il governo è in una condizione disperata, fa propaganda malevola con menzogne inventate, associata alla repressione fascista “SAMADHAN” contro il nostro partito e il popolo. Ciò nonostante, il nostro partito e il nostro movimento si sono rafforzati in alcuni Stati come il Telangana e altrove.

Il compagno Ganapathy due anni fa ha spontaneamente deciso di lasciare la responsabilità di segretario generale del partito a causa dell’età e di disturbi comuni. È una cosa comune nella vita di tutti. Non ha alcuna relazione con questa brutale bugia. Per ingannare la gente e sviare l’intera popolazione, il governo Modi diffonde maliziosamente la “storia della resa”.del compagno Ganapathi.

In breve, il governo fascista di Modi, … ha fallito internamente ed esternamente su tutti i fronti. Per costruire la fiducia nelle forze corporative e ostacolare la fiducia del popolo verso il nostro partito, questi traditori hanno preparato questa “storia di alta tensione della resa”. Chiediamo alla gente di liberare questo suolo indiano da questi traditori. Il governo sta cercando di diffamare la leadership del nostro partito a livello internazionale. Il nostro comitato centrale si è impegnato per la causa dei popoli, forte di notevole esperienza ideologica e politica. Facciamo appello alla classe operaia, ai contadini, alla piccola borghesia, a tutti i democratici, alle personalità di spicco, ai progressisti, ai patrioti, alle forze antimperialiste affinché condannino la crudele propaganda dei media corporativi pagati.

Ancora una volta, condanniamo la brutale menzogna del governo Modi riguardante la storia della resa. Stiamo dichiarando che continueremo la lotta contro le classi dominanti, sotto la guida del nostro comitato centrale, con forte determinazione fino al successo della rivoluzione.

Con saluti rivoluzionari

Portavoce Abhay,

Comitato centrale del PARTITO COMUNISTA dell’INDIA (MAOISTA)

4 settembre 2020

Appello del PCI maoista per bandh (n.d.t. sciopero armato) dopo uccisione di un suo quadro da parte della polizia durante falso scontro

4 settembre 2020

Kothagudem: Il PCI (maoista) ha rivelato l’identità del suo quadro ucciso giovedì 3 settembre in uno scontro con la polizia nel distretto, descritto come falso. Secondo quanto dichiarato qui venerdì da Azad, segretario del Comitato divisionale del partito per la zona Bhadradri Kothagudem-East Godavari (BK-EG), il quadro assassinato era Dudi Devalu alias Shanker, originario del villaggio di Arlapalli nell’area di Konta compresa nel distretto di Sukma, nello Stato del Chhattisgarh.

Shanker si è unito ai maoisti nel 2013, è stato trasferito a Telangana dalam, divenendo Membro del Comitato di Area (ACM) e comandante. È stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dalla polizia dopo essere stato arrestato il 3 settembre, quando si era recato in ospedale per curarsi di una malattia. È stato torturato prima di essere ucciso nelle foreste di Devarlagudem-Dubbugudem nel mandal Gundala, secondo la dichiarazione. La polizia ha arrestato un gran numero di attivisti del PCI (maoista), torturandoli e imprigionandoli, ha dichiarato Azad.

La polizia di Telangana ha condotto una falsa campagna sotto mentite spoglie rispetto a Adivasi Sanghalu e Telangana Parirakshana, descrivendo i maoisti come persone contro lo sviluppo. Ma il popolo sa bene che governanti con mentalità feudale e forze capitaliste sono i veri nemici dello sviluppo, ha sostenuto Azad. Questi ha lanciato un appello alla gente dei distretti di Bhadradri Kothagudem e Mahabubabad in Telangana e East Godavari, nell’Andhra Pradesh, affinché si osservi un giorno di bandh (sciopero armato, n.d.t.) il 6 settembre, in segno di protesta contro l’uccisione di Shanker da parte della polizia.

Corpo consegnato ai familiari

Nel frattempo, i membri della famiglia del defunto quadro maoista, Shanker, sono giunti qui venerdì dal Chhattisgarh per portare il corpo nel suo luogo natale, al fine di svolgere gli ultimi riti. Il cadavere è stato consegnato loro dopo averlo identificato, ha detto la polizia.

(…)

Fonte:

https://telanganatoday.com/maoists-identify-naxal-killed-in-encounter-calls-for-bandh-on-sep-6

Lotte e repressione

Francia

3 settembre 2020

Un ingegnere del Centro nazionale per gli studi spaziali (Cnes) è stato licenziato dopo essersi visto criticare dalla DGSI (Direzione generale delle sicurezza interna, n.d.t.) per contatti con “ultrasinistra” nel 2010 e nel 2017. Questo ingegnere è stato assunto in CDD (con contratto a tempo determinato, n.d.t.) nel dicembre 2017 presso un subfornitore del Cnes, ottenendo in itinere l’autorizzazione all’accesso della zona a regime restrittivo (ZRR), dove vengono trattati dati sensibili. Ha poi firmato un CDI (contratto a tempo indeterminato, n.d.t.) nell’aprile 2019, ed è allora che è stata aperta un’indagine amministrativa, come previsto dalla legge, per verificare che il suo “comportamento […] non fosse incompatibile con l’esercizio delle funzioni o missioni previste”. È stato espresso un parere sfavorevole. Il dipendente si è visto negare l’accesso alla zona a regime restrittivo del Cnes, su segnalazione della DGSI, prima d’essere licenziato. La nota in bianco della DGSI che l’ha condannato, dice solo che “è noto alla DGSI per essere apparso nel 2010 e nel 2017, all’interno del movimento di estrema sinistra radicale”. La DGSI cerca la sinistra rivoluzionaria fin dentro la comunità scientifica

3 settembre 2020

Licenziamento di un consigliere di Pôle Emploi e di uno scioperante di SNCF (Ferrovie francesi, n.d.t.) a luglio, trasferimento d’ufficio di un ispettore del lavoro e licenziamento di uno scioperante RATP (Ente autonomo dei trasporti parigini, n.d.t.) ad agosto, consulenza disciplinare per gli scioperanti dell’Istruzione nazionale o della Posta al rientro, fino all’attuazione di licenziamenti, addirittura nel settore della sanità in piena epidemia … qualche mese dopo in Francia è ripartita forte la repressione anti-sindacale. Di fronte a questa offensiva di padroni e governo, una decina di comitati di sostegno hanno deciso di unirsi e chiamare a un incontro interprofessionale contro la repressione. Trattasi di comitati e campagne di sostegno per: Anthony Smith (funzionario sindacale presso l’ispettorato del lavoro), Alexandre El Gamal (RATP), Éric Bezou (SNCF), Yann Gaudin (Pôle Emploi), Les 3 de Melle (Istruzione), infermieri di Rouvray (Ospedale), ( Anissa Amini (EHPAD), Vincent Fournier (La Poste), Gael Quirante (La Poste), Roga e Victor (Università).

Questo incontro si terrà mercoledì 16 settembre alle 19:30 a Parigi, in Annexe de la Paris Bourse du Travail (sala Hénaff), 29 bd du Temple, Parigi 3 (metro République).

Dati i limiti di capienza delle sale dovuti a un contesto sanitario, è prevista una ritrasmissione in diretta su Facebook.

Paese basco

3 settembre 2020

Unai Etxebarria, portiere del club Granada CF, ha indossato una maglietta durante una partita a sostegno degli 8 giovani di Altsasu, nel Paese basco. Questi sono stati condannato a pene detentive, da 2 a 13 anni, dopo una rissa nell’ottobre 2016 con 2 membri della Guardia Civil. Questa espressione di solidarietà ha scatenato una campagna di estrema destra cui il club ha reagito aprendo un procedimento disciplinare contro Unai Etxebarria, che ha condotto al suo licenziamento pochi giorni fa. In risposta, 200 persone si sono radunate domenica 30 agosto su chiamata del collettivo Gu Ere Bai! a sostegno di Unai Etxebarria nella sua città natale di Getxo, a nord di Bilbao.

USA

6 settembre 2020

Michael Reinoehl, militante antifascista, è stato ucciso giovedì 3 settembre a Lacey, Washington, da poliziotti venuti ad arrestarlo, con 13 proiettili sparati da agenti federali, mentre aveva appena lasciato un appartamento ed era salito su un’auto. Michael Reinoehl, un frequentatore delle manifestazioni di Black Lives Matter (BLM) a Portland, era sospettato d’aver sparato a un militante di estrema destra in uno scontro. Quest’ultimo era un membro del “Patriot Prayer” ed è stato implicato in attacchi contro le manifestazioni BLM.

Bulgaria

4 settembre 2020

Migliaia di persone si sono radunate davanti al parlamento bulgaro nella capitale Sofia mercoledì 3 settembre per protestare contro la corruzione e chiedere le dimissioni del premier Boyko Borisov. È una delle maggiori manifestazioni dall’inizio del movimento di protesta da inizio luglio. Le tensioni si sono acuite a fine serata e sono avvenuti scontri tra alcuni manifestanti e la polizia. Di fronte al lancio di petardi e molotov, la polizia ha utilizzato idranti e schierato un cordone di sicurezza davanti al parlamento. La polizia ha detto d’aver effettuato una sessantina di arresti.

Palestina

5 settembre 2020

Il governo israeliano ha deciso di non restituire alle loro famiglie i corpi dei palestinesi uccisi dall’esercito d’occupazione israeliano. Nel 2019, almeno 132 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane. Si ignora quanti corpi siano stati tenuti dalle autorità israeliane e poi restituiti alle famiglie. Finora, Israele ha solo rifiutato la restituzione delle spoglie dei combattenti Hamas uccisi in scontri che hanno causato vittime israeliane. D’ora in poi, i corpi dei palestinesi uccisi in scontri con forze d’occupazione israeliane saranno conservati, anche se questi scontri non hanno causato vittime israeliane.

Belgio

5 settembre 2020

Karim Ben Aïssa, giudice di pace presso il comune di Molenbeek è passibile di una procedura di licenziamento per aver pubblicato sulla sua pagina Facebook articoli che mettono in discussione le politiche governative nella gestione del coronavirus (uso di mascherina generalizzato, blocco, ecc.). Karim Ben Aïssa è un membro di PTB (Partito del lavoro belga, n.d.t.), delegato sindacale e presidente della sezione locale del CGSP (Confederazione generale dei servizi pubblici, n.d.t.), che ieri mattinaera presente davanti al municipio di Molenbeek in suo sostegno.

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