Grecia: SYRIZA contro i rivoluzionari prigionieri, la sinistra rivoluzionaria turca e il movimento antagonista!

da: Secoursrouge.org

4 luglio 2018

L’avvento al potere della sinistra riformista e legalista in Grecia, rappresentata dalla coalizione Syriza, è un nuovo esempio di come si schiera questa sinistra rispetto a tutte le sfide essenziali: la Grecia è sempre un membro attivo della NATO; il governo greco applica scrupolosamente i memorandum della Troika proseguendo il processo di pauperizzazione del popolo greco a vantaggio dei creditori; polizia e giudici continuano a perseguire i/le prigionieri/e della sinistra rivoluzionaria.

Provvedimenti eccezionali: negazione dei permessi, trasferimenti punitivi e regime d’isolamento

Per opporsi al loro trasferimento in prigioni che comportano l’isolamento, i/le prigionieri/e sono costretti a condurre scioperi della fame e della sete, come è il caso di Dinos Yigtzoglou, membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che ha resistito al trasferimento verso la prigione di Larissa. Pure Dimitris Koufodinas, membro dell’organizzazione 17 Novembre, è entrato in sciopero della fame affinché gli fossero applicate le regole per il rilascio di permessi penitenziari. L’anno scorso Pola Roupa e Nikos Maziotis, membri dell’organizzazione Lotta Rivoluzionaria hanno dovuto fare uno sciopero della fame affinché Nikos uscisse dall’isolamento ed entrambi potessero ricevere visite da loro figlio di 6 anni (lui stesso detenuto quattro giorni all’arresto di sua madre) in condizioni degne.

Perseguimento sistematico dei membri della sinistra rivoluzionaria turca

Turgut Kaya è un rivoluzionario turco, arrestato, torturato e imprigionato diverse volte in Turchia, accusato d’appartenere al TKP/ML (Partito comunista di Turchia/marxista leninista). Nell’aprile 2018 è stato arrestato in Grecia in base a un mandato d’arresto emesso da Interpol. La sua estradizione è stata decisa durante un’udienza al tribunale di Atene il 30 maggio. Turgut Kaya è subito entrato in sciopero della fame per protestare contro le minacce d’estradizione verso la Turchia. Anche Hidir Gonek è stato arrestato in Grecia con l’accusa d’aver agevolato l’ingresso di Turgut Kaya nel Paese, e lui pure è in sciopero della fame.

Questi sono gli altri membri della sinistra rivoluzionaria turca giudicati dai giudici greci: 9 militanti arrestati il 28 novembre in Grecia, accusati di appartenenza al DHKP-C (Fronte Rivoluzionario della Liberazione Popolare, Partito Marxista-Leninista) e d’aver pianificato un’azione contro il presidente Erdogan. Fra questi/e prigionieri/e sono da citare Ali Ercan Gokoglou, membro attivo di Tayad (organizzazione di solidarietà versi i prigionieri politici in Turchia), che finalmente ha evitato il rischio dell’estradizione ed è tuttora detenuto.

Offensive poliziesche e giudiziarie, tutti azimut

Menzioniamo anche:

-gli attacchi polizieschi contro gli squat (quindi la grande offensiva contro quelli di  Salonicco: “Orfanotrofio”, comunità Hurriya e viale Nikis, complessivamente con 74 arresti)

-la detenzione di militanti e simpatizzanti del movimento di liberazione del Kurdistan

-i numerosi procedimenti giudiziari contro compagni anarchici, membri del gruppo Rouvikonas (Rubicone, n.d.t.). 12 di loro devono ancora essere processati per varie azioni militanti compiute dal gruppo e 20 per una manifestazione davanti al ministero degli Interni a sostegno dello sciopero della fame di Dimitris Koufodinas.

Solidarietà verso i/le rivoluzionari/e prigionieri in Grecia!

Nessun isolamento! Nessuna misura d’eccezione!! Nessuna estradizione!

Manifestazione mercoledì 11 luglio dalle 17 alle 18 davanti all’ambasciata di Grecia a Bruxelles.

Liberté pour les révolutionnaires emprisonné.e.s en Grèce !

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