PRIMO MAGGIO RIVOLUZIONARIO – 1° DE MAYO REVOLUCIONARIO – REVOLUTIONARY MAY 1st – REVOLUTIONAIR1 MEI. DEVRIMCI 1 MAYIS – 1 GULANA SORESGERI
da: Secoursrouge
5 marzo 2018
In tutto il mondo la resistenza messa in atto da sfruttati/e risponde agli attacchi degli sfruttatori. Dieci anni dopo la “crisi del 2008” queste offensive si susseguono, ordinate dai successivi governi, siano essi socialdemocratici o liberali e nazionalisti fiamminghi. Il capitalismo aspira ad uscire dalla “crisi”, non avendo mai smesso di provocarla.
Ogni anno il capitalismo impone ritmi più duri, condizioni più precarie per lavoratrici e lavoratori e un’emarginazione sempre più insostenibile per quelli/e spinti giù dalla zattera di salvataggio. Che si dichiari in crisi o meno, il capitalismo non smette di chiederci di lavorare di più ogni settimana e maggiore flessibilità. Quando termina di terrorizzare gli/le sfruttati/e con lo spettro di escluderli socialmente, li sostituisce predisponendo casse automatiche come al Carrefour, li costringe a trasformarsi in dipendenti autonomi fittizi come al Deliveroo. Per gli/le esclusi/e rafforza i controlli, l’emarginazione, la precarizzazione, il depauperamento, con la collaborazione dei burocrati sindacali.
Dentro la fortezza Europa, lo spauracchio islamista ha permesso l’imposizione di un stato d’emergenza permanente, di una sorveglianza generalizzata, di perquisizioni giudiziarie o stragiudiziali semplificate (come le recenti perquisizioni domiciliari), di schedatura sistematica per quelli/e che resistono all’ordine costituito. Il Belgio ha impiegato solo pochi giorni per utilizzare le sue legislazioni anti-terrorismo allo scopo di estradare il militante turco-belga Erdal Gokoglu verso la Germania, dove sarà giudicato per aver lottato contro il regime fascista di Erdogan. Gli Stati sistematizzano ancor più le schedature, la detenzione e deportazione dei sans-papier (senza documenti, nd.t.) anche quando ciò li rimanda verso la fame, la tortura, la prigione, la guerra e la morte.
Fuori della fortezza le forze imperialiste continuano a contendersi i Paesi “dominati”, dal Maghreb all’Africa e al Medio Oriente, continuando a seminare desolazione per la Libia, la Siria, l’Iraq, la Palestina, lo Yemen. I popoli kurdi, arabi, siriaci e tanti altri sono vittime della crudeltà dello Stato turco a seguito del suo attacco contro il cantone di Afrin e il Rojava. Attacco condotto con l’approvazione degli imperialisti americani, russi, europei, ciò che sta a significare (ma nessuno ne dubitava) che la breve alleanza congiunturale con le forze kurde contro Daesh era solo un episodio tattico. L’imperialismo riserva le sua alleanze strategiche alle forze più reazionarie, alle petro-monarchie o ai movimenti salafiti.
I riformisti e i socialdemocratici come ogni anno organizzeranno una “festa” del Primo Maggio per tener nascosto che non è il momento di festeggiare, ma di lottare. Dobbiamo costruire l’unità delle forze rivoluzionarie unificando la classe degli/delle sfruttati/e, denunciando l’esclusione dei/delle radicalizzati, l’espulsione dei sans-papier e il dominio del maschio. Dividere la nostra classe è una priorità della classe dominante e i suoi governi successivi riprendono a fare per proprio conto parti intere dei programmi dei movimenti fascisti.
Il movimento di solidarietà diretta per l’accoglienza dei sans-papier e la ripresa della parola da parte delle donne di fronte alle violenze sessiste mostrano che è possibile resistere.
È pure il momento per la solidarietà nei confronti di quelli/e che lottano, di quelli/e detenuti per aver messo in pratica gli ideali rivoluzionari. Sono le migliaia di sepolti vivi la testimonianza della ferocia quotidiana capitalista, della ricerca attuale di nuovi avanzamenti rivoluzionari.
Lottiamo contro il fascismo, il razzismo e il patriarcato, contro il capitalismo e i suoi Stati!
Solidarietà con i popoli in lotta, con lavoratrici e lavoratori in lotta, con le prigioniere e i prigionieri politici. Organizziamo il campo rivoluzionario!
La manifestazione del “Primo Maggio rivoluzionario” partirà dal piazzale di Saint-Gilles (davanti alla chiesa) per unirsi alla manifestazione “Primo Maggio di lotta” lanciata da CGSP ALR (Confederazione generale dei/delle lavoratori e lavoratrici delle amministrazioni locali e regionali, n.d.t.)
MANIFESTAZIONE ORE 11
CHIESA PIAZZALE SAINT-GILLES
1060 SAINT-GILLES – BRUXELLES
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