19 gennaio 2018
da: secoursrouge.org
Georges Louis, delegato sindacale CGT e militante del Soccorso Rosso Arabo, è stato arrestato il 17 gennaio 2018 in seguito a una dura perquisizione del suo domicilio. Considerate le condizioni le condizioni antiterrorismo applicate è stato impossibile sapere il motivo del suo arresto. Si è supposto che questa perquisizione fosse legata al processo precedente in cui è stato condannato a 5 mesi di reclusione con la condizionale per aver partecipato a scontri con la polizia durante una manifestazione contro la legge sul lavoro XXL. Infatti sarebbe stato rilevato il DNA di Georges su una “bomba finta” (uno zaino contenente una bomboletta di gas, una lattina e dei fili), trovata per strada nel corso di COP21, due anni fa. Solo recentemente il DNA è stato paragonato al suo e da lì è scattata la perquisizione. Il PM ha richiesto 18 mesi di prigione, ma infine Georges è stato condannato a 6 mesi di “corso di cittadinanza” a sue spese ed è stato liberato dopo l’udienza della sera del 19 gennaio.
N.d.T.: il corso di cittadinanza è stato introdotto nel 2004 dal governo Raffarin. E’ disciplinato da un art. del Codice Penale con il quale si definisce la possibilità per un giudice di assegnare a un condannato a pena detentiva lo svolgimento di un corso per “ricordargli i valori repubblicani della tolleranza e del rispetto della dignità umana su cui è fondata la società e favorire l’inserimento sociale del condannato”.