Il nostro compagno Georges Louis, delegato sindacale CGT e militante del Soccorso Rosso Arabo è stato nuovamente arrestato. Alle 4:30 del mattino poliziotti armati e incappucciati e quattro poliziotti in borghese si son portati via il nostro compagno dopo aver sfondato la porta di casa e devastato il suo appartamento. Ora Georges è detenuto e interrogato a Saint-Denis senza che sappiamo i motivi di questo arresto.
In due occasioni, nel quadro dello stato d’emergenza, Georges è stato obiettivo di divieti a manifestare: l’uno il 23 febbraio 2017 in occasione di una manifestazione di liceali per Theo e l’altro il 7 maggio 2017 durante il secondo turno delle presidenziali. Georges è stato poi arrestato il 10 ottobre 2017 nell’ambito dell’ondata repressiva contro il movimento d’opposizione alla legge sul lavoro XXL. Quindi è stato perseguito e condannato nel novembre 2017 a 5 mesi di prigione con la condizionale, per “violenza su persone depositarie dell’autorità pubblica” e per “partecipazione a gruppo formato in previsione di preparare violenze contro le persone o distruzioni o danni alla proprietà”.
Nella sua dichiarazione in tribunale Georges è stato estremamente chiaro nel senso del suo impegno e delle sue pratiche militanti. Se i compagni di lavoro conoscono Georges come delegato sindacale, leale e combattivo, noi lo conosciamo come militante attivo nell’ambito della solidarietà internazionale, sempre presente alle mobilitazioni per i rivoluzionari prigionieri comunisti, antifascisti e antimperialisti.
Nel momento che il nostro compagno deve affrontare ancora una volta la repressione, mentre i suoi parenti ed amici sono ignari delle ragioni di questo nuovo arresto, noi esprimiamo qui i nostri saluti più calorosi e la nostra piena solidarietà a Georges Louis.
Il Soccorso Rosso Arabo, Parigi
Il Soccorso Rosso Internazionale, Bruxelles – Zurigo
17 gennaio 2018