Anche quest’anno, in molte parti del mondo, si è svolta la settimana internazionale di solidarietà verso il compagno Georges Abdallah.
In quest’ambito, la Rete di solidarietà per i prigionieri palestinesi Samidoun e il Soccorso Rosso Internazionale hanno indetto una dieci giorni di mobilitazione (dal 14 al 24 ottobre) a sostegno del compagno.
Il 21, intorno al carcere di Lannemezan (dove il compagno è detenuto), si è tenuto un corteo al quale hanno partecipato più di 400 compagni e nel corso del quale è stata letta una dichiarazione di Georges, scritta dal compagno proprio in occasione della mobilitazione.
Di seguito riportiamo la dichiarazione di Georges e un elenco di alcune iniziative che in suo sostegno si sono tenute in diversi Paesi.
Berlino, presidio davanti all’Ambasciata francese, 21 ottobre.
Bruxelles, presidio davanti all’Ambasciata francese con 100 compagni, 20 ottobre.
New York, presidio davanti all’Ufficio di rappresentanza francese dell’ONU, 16 ottobre.
Dublino, presidio, 21 ottobre.
Marsiglia, meeting, 19 ottobre.
Bordeaux, meeting, 13-14 ottobre.
Villeneuve, meeting, 17 ottobre.
Tolosa, meeting con 160 compagni, 20 ottobre.
Libano, conferenza, 7 ottobre..
Beirut, Gaza, Ramallah, Chatila e Tunisi, manifestazioni.
Altre mobilitazioni in molte città francesi e anche ad Amburgo, Manchester e Atene.
DICHIARAZIONE DI GEORGES ABDALLAH
21 ottobre 2017
Cari/e compagni/e, cari/e amici/amiche,
Sapervi riuniti qui davanti a queste abominevoli mura, ci dà molta forza e ci riscalda il cuore. L’ambiente, l’intero ambiente cambia in questi luoghi sinistri quando l’eco della vita che agisce arriva a percuotere la piattezza senza nome di una quotidianità carceraria mortifera… Così, molto vicino alle nostre celle, il propagarsi dell’eco della vostra presenza suscita molta emozione ed entusiasmo…
Certamente, Compagni, le diverse iniziative solidali che avete saputo sviluppare durante questo 33° anno di detenzione, non solo hanno contribuito efficacemente a smascherare l’assurdità dell’accanimento giudiziario e la vendetta dello Stato, ma soprattutto hanno prodotto una sonora smentita a tutti quelli/e che scommettevano sulla disillusione del vostro slancio solidale.
Certo, Compagni, voi siete ben consci che anche grazie a questa mobilitazione, nella diversità dell’impegno, i rivoluzionari prigionieri qui nelle carceri della repubblica e altrove riescono a resistere a testa alta dietro le abominevoli mura, nonostante tutti questi anni di detenzione…
Non si può non notare, Compagni, che la politica dell’annientamento cui sono sottoposti i rivoluzionari prigionieri è destinata all’insuccesso nella misura in cui s’assuma la solidarietà sul terreno della lotta anticapitalista e antimperialista. Compagni (non si insiste mai abbastanza) solo assumendo la solidarietà sul terreno della lotta di classe in atto e ad ogni livello si dà il sostegno più efficace ai nostri compagni prigionieri.
All’alba del 34° anno di detenzione, Compagni, voi siete sempre presenti sul terreno della lotta e le vostre molteplici iniziative rincuorano e rafforzano più che mai la mia risolutezza e determinazione.
Al mio fianco valorosi compagni baschi resistono ancora e questo dopo tanti anni.
L’adeguamento delle pene e la “sospensione delle pene per ragioni mediche” sono sistematicamente rifiutate in quanto trattasi di militanti baschi. Il caso del compagno Ibon Fernandez è sintomatico a tal proposito. Eppure non si sarebbe potuto aspettare altra cosa a seguito dell’iniziativa ancora in corso della principale organizzazione di lotta.
Detto questo, Compagni, dalle prigioni sioniste a quelle del Marocco, dalle celle d’isolamento in Turchia a quelle ancora più oscure in Grecia, nelle Filippine e altrove in Europa e nel mondo, è sempre la stessa constatazione: man mano che la crisi del sistema s’approfondisce e si generalizza, l’accanimento giudiziario diviene un semplice elemento di una grande panoplia messa a disposizione della contro-rivoluzione preventiva. Sicuramente tale panoplia di misure e leggi non cessa di ampliarsi sempre più, Compagni, in questi momenti di crisi generale si trasformano le misure dello Stato d’emergenza in semplice legge di diritto comune.
Compagni, le condizioni detentive nelle carceri sioniste non smettono di peggiorare giorno per giorno, nonostante gli accordi conclusi durante l’ultimo sciopero della fame. E come sapete, Compagni, per affrontare tutto ciò la solidarietà internazionale si rivela un’arma indispensabile…
Certo, le masse popolari palestinesi e le loro avanguardie rivoluzionarie possono sempre contare sulla vostra mobilitazione. È una bella occasione per dire al criminale Netanyahou e ai suoi soci che il popolo palestinese non è solo. Forse bisogna ricordare che oltre 300 bambini, dei Fiori e Leoncini, marciscono nelle prigioni sioniste in condizioni particolarmente difficili.
Forse occorre rammentare che il numero di detenuti amministrativi non smette di aumentare. E certamente il Compagno Salah Hamouri non sarà l’ultimo dal momento che l’occupante non deve rendere conto davanti alle istanze internazionali della barbarie delle sue misure arbitrarie che colpiscono quotidianamente tutto il popolo.
Che mille iniziative solidali fioriscano in favore dei Fiori e Leoncini palestinesi!
Che mille iniziative solidali fioriscano in favore delle masse popolari in lotta!
Che mille iniziative solidali fioriscano in favore dei rivoluzionari che resistono nelle carceri sioniste e nelle celle d’isolamento in Marocco, Turchia, Grecia, nelle filippine e altrove nel mondo!
Abbasso l’imperialismo e i suoi cani da guardia sionisti ed altri reazionari arabi!
Onore ai martiri e alle masse popolari in lotta!
Solidarietà, tutta la solidarietà alla lotta del popolo palestinese e ai suoi resistenti detenuti!
Solidarietà, tutta la solidarietà ai compagni in sciopero della fame nelle prigioni marocchine!
Onore ai valorosi combattenti del PKK!
Il capitalismo è solo barbarie!
Compagni, insieme e solo insieme noi vinceremo!
A voi tutti, Compagni, i mie saluti rivoluzionari più calorosi
Il vostro compagno Georges Abdallah
Tratto da: http://liberonsgeorges.samizdat.net/