Nell’articolo diffondiamo la notizia della scarcerazione di Georges e un report del presidio che si è tenuto in sua solidarietà il 24 novembre a Parigi in occasione del processo contro il compagno.
Georges Luis, militante del Soccorso Rosso Arabo e della CGT, è stato liberato venerdì sera, 13 ottobre.
Era stato arrestato martedì 10 ottobre durante una manifestazione organizzata in occasione della giornata di sciopero nazionale. È stato imprigionato per 3 giorni perché due poliziotti l’accusano di aver lanciato oggetti (“violenza contro persone depositarie dell’autorità pubblica”) e per “partecipazione a un gruppo formato in vista della preparazione di violenze contro le persone o di distruzioni o danni a dei beni” in modo travisato e “dietro uno striscione” (questo solo dettaglio gli costa essere considerato come “leader”). È stato citato davanti al Tribunale di primo grado di Parigi, aula 23, ore 13, con altri tre manifestanti arrestati contemporaneamente (due sono stati rilasciati sotto controllo giudiziario, uno è detenuto in attesa di processo).
Parecchi solidali si sono riuniti e hanno assistito all’udienza. D’altra parte l’aula non ha potuto accogliere tutti, con la polizia a controllare chi entrava.
Il processo a Georges si svolgerà il 24 novembre prossimo, intanto viene liberato sotto “controllo giudiziario”, gli è vietato di partecipare a manifestazioni e deve presentarsi al commissariato una volta la settimana.
La PM aveva chiesto che fosse detenuto fino al processo.
La repressione non ferma la lotta! Solidarietà al compagno Georges Louis!
Il 24/11/2017 una delegazione internazionale del Soccorso Rosso Internazionale, composta da compagni provenienti da Belgio, Svizzera e Italia, ha partecipato a un presidio di fronte al tribunale di Parigi in solidarietà con il compagno Georges Louis, in occasione di un’udienza del processo che si è tenuto nei suoi confronti, a seguito dell’arresto subito nel corso della manifestazione contro le nuove riforme sul mercato del lavoro del governo Macron, tenutasi a Parigi il 10/10/2017.
Al presidio, al quale hanno preso parte una settantina di compagni, tra attivisti sindacali e militanti di altre organizzazioni politiche, sono stati lanciati diversi slogan ed effettuati interventi in suo sostegno.
Successivamente gran parte dei partecipanti al presidio, dopo essere stati ripetutamente sottoposti a controlli e perquisizioni, hanno presenziato in aula, esprimendo quindi la solidarietà di classe al compagno Georges sotto processo, accusato di « violenza su persone depositarie dell’autorità pubblica » e « partecipazione a un gruppo intenzionato a preparare violenze contro le persone o la distruzione o il danneggiamento dei beni » (nuova legge Macron).
Georges è un lavoratore, un sindacalista CGT, un militante del Soccorso Rosso Arabo, un compagno da sempre attivo nel campo della solidarietà nei confronti dei rivoluzionari prigionieri.
Il Procuratore ha chiesto sei mesi di condanna con la condizionale più 3000 € per « danni alle vittime e spese processuali ».
La sentenza definitiva è prevista per il 15/12/2017.