Turchia: un militare, assassino di dirigenti rivoluzionari, giustiziato ad Istanbul.

Turchia

8 giugno 2015

Fehmi Altinbilek, ex colonnello delle forze speciali turche che si nascondeva sotto lo pseudonimo di Cetin Oguz, è stato ucciso a Istanbul. È stato uno dei responsabili del massacro di Kizildere, l’operazione militare conclusasi con la morte del celebre rivoluzionario Mahir Cayan e di nove membri del THKP-C (antenato del DHKP-C) il 27 marzo 1972 e dell’operazione che ha condotto all’arresto di Ibrahim Kaypakkaya, fondatore del TKP (ML), dirigente del TIKKO, che morirà sotto tortura poco dopo l’arresto. È stato uno dei militari più ricercati dai guerriglieri rivoluzionari della Turchia, questo spiega il motivo per cui viveva sotto falso nome. Due uomini hanno mitragliato lui e la moglie (che è stata ferita). L’ex militare è stato ricoverato al suo ospedale privato dove è morto per le ferite.  

Tratto dal sito https://nouvelleturquie.wordpress.com/2015/06/08/mkp-a-pris-des-mesures-pour-punir-fehmi-altinbilek/

MKP ha provveduto a punire Fehmi Altinbilek

 

Il “Maoist Komunist Partisi” (MKP) rivendica la sua azione punitiva del 6 giugno in Besiktas a Istanbul con l’obiettivo d’uccidere Fehmi Altinbilek, membro attivo della JITEM (intelligence della gendarmeria e dell’antiterrorismo, n.d.t.) e della controguerriglia, assassino di un gran numero di rivoluzionari comunisti, come il leader comunista Ibrahim Kaypakkaya, Ali Haydar Yildiz e Mahir Cayan. L’MKP ha annunciato che l’azione è stata attuata dal suo esercito, i “Partizan Halk Gucleri”.

REDAZIONE (8 giugno 2015) – Il “Maoist Komunist Partisi” (MKP) ha reso pubblico un comunicato con cui informa di aver provveduto il 7 giugno a punire il noto torturatore Fehmi Altinbilek a Besiktas. Secondo dichiarazioni ricevute per mail, sono i “Partizan Halk Guçleri”, legati all’MKP, gli autori dell’azione. Essi si scusano per aver colpito anche sua moglie per errore e dichiarano: “Anche se tardiva, si tratta di giustizia proletaria da parte dei “Partizan Halk Guçleri” su ordine dell’MKP che ha condannato a morte il colonnello in pensione Fehmi Altinbilek”.

Come abbiamo appreso ieri sulla stampa borghese, Cetin Oguz era la falsa identità sotto cui viveva il noto torturatore dopo i suoi massacri e la promozione al grado di colonnello. La stampa borghese ha precisato che Altinbilek e sua moglie sono stati colpiti mentre stavano recandosi al seggio elettorale. Gravemente feriti, vengono portati in ospedale.

Diffondiamo il comunicato dell’MKP che abbiamo ricevuto:

……………….

  phg    

La rivoluzione prende la parola sopprimendo ostacoli e conduce alla vittoria!

Dalla parte dei proletari e degli operai di vari Paesi e delle nazionalità della Turchia e del Kurdistan settentrionale!

Fehmi Altinbilek, noto torturatore impresso nella nostra memoria per l’assassinio del nostro compagno Ibrahim Kaypakkaya, è stato punito con un’azione rivoluzionaria storica dai Partizan Halk Guçleri (PHG). Nella prospettiva della Guerra Popolare Socialista in vista della rivoluzione, noi, l’esercito urbano, i Partizan Halk Guçleri, salutiamo il popolo dopo l’azione di giustizia popolare! Gloria ai Partizan Halk Guçleri sotto la guida del nostro Partito!

Cari compagni

Il colonnello Fehmi Altinbilek, noto fascista responsabile delle torture inferte per lunghi mesi al nostro compagno fondatore e leader, Ibrahim Kaipakkaya, poi assassinato il 18 maggio 1972, dell’assassinio del nostro compagno Ali Haydar Yildiz e, successivamente, del massacro di nostri compagni di lotta, di Kizildere e di Mahir, è stato attivo in seno al JITEM e agli squadroni della morte della controguerriglia. È stato punito con la morte il 6 giugno 2015 a Istanbul/Besiktas dai Partizan Halk Guçleri, sotto la guida del nostro Partito, in risposta ai suoi crimini e in quanto nemico del popolo.

Durante quest’azione rivoluzionaria armata, purtroppo si è verificato un incidente. Il nostro obiettivo non era colpire la moglie, più tardi deceduta per le ferite. Anche se si tratta di un incidente, tenuto conto della responsabilità che abbiamo per la sua morte, presentiamo le nostre scuse con spirito rivoluzionario. Tuttavia, questo incidente non può togliere alla nostra azione il suo fondamento rivoluzionario.

Con quest’azione rivoluzionaria abbiamo chiesto il conto al torturatore Fehmi Altinbilek, responsabile dell’uccisione del leader comunista, il compagno Kaypakkaya e del primo comandante della TIKKO, Ali Haydar Yildiz. Abbiamo vendicato il massacro dei compagni di Kizildere. Contemporaneamente non abbiamo lasciato impuniti i crimini contro il popolo, i nostri compagni e i rivoluzionari, che abbiamo vendicato compiendo un’azione radicale secondo la linea della Guerra Popolare Socialista.

Abbiamo dimostrato ancora una volta che il proletariato e gli operai non sono vulnerabili. È questa volontà comunista e rivoluzionaria che abbiamo preso dai nostri martiri per chiedere conto ai boia sanguinari.

Malgrado vivesse sotto la falsa identità di “Cetin Oguz”, protetto dal governo, l’assassino Fehmi Altinbilek non poteva aspettarsi che continuasse ad andargli bene. Sotto la protezione del governo per lunghi anni, vi si era abituato, ma non ha potuto sfuggire alla giustizia popolare e alla punizione eseguita dalle PHG, sotto la direzione del MKP. Ancora una volta, con la nostra azione rivoluzionaria si è dimostrato che nessuna forza reazionaria può sfuggire alla giustizia rivoluzionaria proletaria.

La forza armata dei proletari e degli operai, i bisogni della lotta di classe e la natura della controrivoluzione rendono legittima la violenza rivoluzionaria che continuerà ad essere dispiegata. La Guerra Popolare Socialista continuerà ad essere sviluppata in tal senso. La rivoluzione risponderà alla violenza controrivoluzionaria ponendola a termine.

Anche se con ritardo, si tratta di giustizia proletaria compiuta dai Partizan Halk Guçleri, sotto la guida dell’MKP che ha condannato a morte il colonnello in pensione Fehmi Altinbilek. Presto o tardi, anche se in ritardo, si chiederà conto dei crimini perpetrati contro i rivoluzionari e i nostri compagni! Questo si basa sulla strategia difensiva attuale e sulla pratica giusta. I PHG sono una forza armata della rivoluzione che rappresentano una sicurezza assoluta per chiedere il conto.

Senza dimenticare i responsabili della morte durante i massacri dei nostri compagni che lottano per la libertà del popolo, continueremo a vendicarli con nostre azioni rivoluzionarie, parte della nostra lotta comunista.

Per i martiri del nostro Partito e della Rivoluzione abbiamo chiesto il conto, lo chiediamo e lo chiederemo!

Ogni nemico del popolo che avrà sparso il sangue del nostro Popolo, del nostro Partito o dei nostri compagni non resterà impunito!

Viva il nostro Partito, il Maoist Komunist Partisi e, sotto la sua direzione, i Partizan Halk Guçleri – Halk Kurtulus Ordusu, i Maoist Gençlik Birligi e i Maoist Kadmlar Birligi!

Viva la Guerra Popolare Socialista!

Maoist Komunist Partisi

Comitato Centrale – Ufficio Politico

 

8 giugno 2015

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